L’adolescenza è quel periodo dello sviluppo che rappresenta il passaggio dall’infanzia all’età adulta, che va quindi da circa 12 fino a 20 anni. Il termine adolescenza, infatti, significa CRESCERE. In questi anni di prove e sperimentazioni, si vive con incertezza la propria identità, si cambia fisicamente sotto l’influsso di processi di maturazione biologica, si modificano gusti, credenze e obiettivi. L’adolescente si snoda tra due polarità : DIPENDENZA e AUTONOMIA e tale processo può essere accompagnato da sentimenti di disorientamento.
QUANDO RIVOLGERSI ALLO PSICOLOGO
In alcuni casi il conflitto nel ragazzo tra bisogno di emancipazione e quello di dipendenza dalle figure di riferimento può generare confusione, isolamento, rabbia ed aggressività. Può nascere allora l’esigenza di rivolgersi ad un professionista che orienti sia i genitori, sia i figli in questo percorso di vita.
I PUNTI CHIAVE PER COMPRENDERE L’ADOLESCENZA
L’adolescenza non è una malattia
L’adolescente non è un bambino super-sviluppato
L’adolescenza non è l’età dello svincolo: il bisogno di separazione è tanto forte quanto l’esigenza di appartenere
L’adolescente ha scolpita dentro di sé la storia familiare
L’adolescente è il braccio armato dei conflitti familiari
I segnali verbali dell’adolescente sono contraddittori
I segnali non verbali sono non solo contraddittori, ma anche complessi da decifrare
Il gruppo dei coetanei è un labirinto di conoscenza e di sperimentazioni fondamentale
Non stigmatizzare come patologico il comportamento di un adolescente: la patologia va diagnosticata e classificata secondo criteri evolutivi