Il bullismo è un fenomeno molto diffuso; si tratta di una forma di oppressione attuata da soggetti più grandi ai danni di quelli più piccoli, in cui un bambino o un adolescente sperimentano per opera di un compagno prevaricatore, una condizione di sofferenza, emarginazione dal gruppo e svalutazione della propria identità. Siamo di fronte ad una vittimizzazione spesso su un minore fatta da un altro o altri minori.
Un comportamento “bullistico” può essere definito come un tipo di azione che mira deliberatamente a far del male o a danneggiare altri individui. Il bullismo, nelle sue diverse espressioni (fisica, verbale e indiretta) genera numerose conseguenze che condizionano il clima scolastico di chi subisce le vessazioni dei prepotenti (vittime), di chi assiste alle condotte intimidatorie del bullo designato (complici) e di chi osserva semplicemente la messa in atto dei comportamenti bullistici (osservatori).
Quali sono le caratteristiche de bullismo?
Il bullismo presenta alcune caratteristiche peculiari: vi è in gioco uno squilibrio di forze nell’ambito del quale il ragazzo esposto ai tormenti evidenzia difficoltà nel difendersi; sono più i maschi che le femmine ad agire le prepotenze; nel caso di ragazze il fenomeno del bullismo si manifesta con modalità di tormento più sottili, raffinate ed indirette. Tale forma di bullismo al femminile è più difficile da individuare in quanto le ragazze usano metodi di molestia meno visibili, come la calunnia e la maldicenza. E’ importante considerare che il “bullo” in realtà manifesta un disagio attraverso il suo comportamento, che spesso è il risultato di una difficoltà nella sua famiglia d’origine e di traumatizzazione, per esempio assistere a violenza domestica, avere dei modelli di genitori maltrattanti, ecc. In questo senso il suo comportamento è una manifestazione di debolezza, insicurezza e disagio, possiamo quindi vederlo come una richiesta di aiuto indiretta.
Quali sono le cause del bullismo?
Il bullismo può essere una conseguenza di diversi fattori, quali classi o scuole numerose, atteggiamenti competitivi messi in atto dai ragazzi per ottenere la promozione o, ancora, l’aspetto esteriore (alunni grassi, bassi, sgraziati, rossi di capelli, con occhiali hanno maggiore probabilità di diventare vittime del bullismo), ma anche l’atteggiamento degli insegnanti e i rituali della classe che possono incrementare il fenomeno all’interno dell’ambiente scolastico in generale. Per le sue caratteristiche il bullismo può quindi essere considerato alla pari di un evento traumatico, in quanto è presente l’elemento della minaccia fisica e psicologica alla persona.
I sintomi delle vittime del bullismo
Le vittime di bullismo possono manifestare il proprio malessere in diversi modi. Alcuni ragazzi cercheranno di evitare di andare a scuola per sottrarsi al ruolo di vittima designata dei bulli, lamentando sintomi da stress, mal di stomaco, mal di testa, incubi e attacchi d’ansia. Gli episodi di bullismo possono generare nelle vittime effetti negativi anche sulla concentrazione e sull’apprendimento, o indurre tentativi di allontanamento dalla scuola, paura della scuola e/o di uscire di casa. Talvolta le vittime posso sviluppare fobie specifiche e comportamenti di evitamento. Inoltre, una volta divenute adulte le vittime possono sviluppare disturbi emotivi quali la depressione.
L’EMDR e il bullismo
L’EMDR è molto indicato anche nei traumi relazionali e interpersonali come quelli che generano le esperienze di bullismo.
L’approccio EMDR offre l’occasione di aiutare le vittime a rielaborare l’impatto emotivo degli episodi di bullismo, togliendo la parte più traumatica, facendoli lasciare queste esperienze nel passato e rafforzando la loro autostima. In questo modo possono liberarsi dalle conseguenze psicologiche di questi eventi così stressanti a cui possono essere sottoposti bambini e ragazzi
Alla fine di una terapia breve e mirata con l’EMDR quelli che sono stati vittime di bullismo riescono a vedere in modo più costruttivo queste esperienze e soprattutto possono crescere e sviluppare una personalità più ricca e piena di risorse
E’ possibile lavorare anche con il “bullo”, nel caso in cui si abbia questa possibilità per fargli rielaborare gli eventi e i modelli che possono averlo portato a sviluppare un comportamento così aggressivo e traumatizzante, ma anche per fargli sviluppare delle modalità alternative di comportamento più sane per lui e per gli altri. Il trattamento con EMDR sui bulli può aiutare a sviluppare empatia e gestione della rabbia e dell’aggressività.